Alla luce del tanto pubblicizzato Bonus Psicologico mi chiedo se sia possibile avviare un processo di conoscenza delle psicoterapie ed in particolare delle psicoterapie multifamiliari? E’ possibile avviare una riflessione su come le psicoterapie di gruppo in generale possano essere coniugate all’interno dei servizi pubblici con le poche risorse messe a disposizione pur sapendo che i vantaggi sono superiori (a parità di risorse) rispetto ad altri interventi terapeutici?
Nel saggio Sentieri di cura ho voluto mettere in evidenza tra le tante psicoterapie, le terapie multifamiliari. Le terapie multifamiliari nascono tra gli anni 60 e 70 in America del Nord con Laqueur considerato il “padre” delle terapie multifamiliari e contemporaneamente in Argentina con Badaracco che con ottica psicoanalitica mette a punto la “sua terapia multifamiliare”. Nel tempo e nel mondo queste terapie sono state esercitate e si sono evolute in diversi ambiti e con diverse applicazioni. È indubbio che l’epidemia di covid e le conseguenze che questa ha comportato abbia limitato la possibilità di incontro e riunione delle famiglie e partecipanti agli incontri, obbligando a mediare gli interventi terapeutici attraverso piattaforme di videoconferenza che hanno modificato radicalmente la natura della seduta terapeutica multifamiliare. Questa rivoluzione porta nuovi elementi all’interno della relazione terapeutica e ne toglie altri.
Il saggio di psicologia e psicoterapia che presento fornisce utili stimoli al lettore per comprendere il vasto mondo delle psicoterapie individuali e di gruppo, presentando i principali assunti teorici elaborati nel corso del tempo ed esponendo argomenti tecnici e metodologici. Nel raccogliere gli aggiornamenti e spunti che descrivono le evoluzioni attuali e le prospettive future nell’ambito delle psicoterapie, emerge chiaro il tema della salute mentale (mai così attuale) e delle psicoterapie e delle psicoterapie multifamiliari, non ancora sufficientemente note e conosciute in Italia. Dopo la lettura del testo si potrà comprendere meglio la visione intersoggettiva e relazionale delle pratiche psicoterapeutiche che trovano nell’intervento individuale e nelle sedute di gruppo,strumenti per continuare a valutare, accompagnare e trattare ogni fase del processo di cambiamento attraverso le molteplici interazioni relazionali individuali, familiari multifamiliarii e interfamiliari.
Uno dei pregi maggiori di Sentieri di Cura che si pone a metà strada tra la formula divulgativa e quella strettamente specialistica, è l’utilizzo del linguaggio adottato. Un stile semplice, mai compiaciuto, e comprensibile a tutti coloro che desiderano intraprendere un percorso che parte da ampie premesse per approdare ad un livello di dettaglio operativo molto elevato. Con il Dott Paganin Walter Psichiatra abbiamo, voluto svolgere un esperimento, adottare un linguaggio non settario per coinvolgere una più ampia fetta di lettori interessati all’argomento, nella speranza che si possa “accendere” un dibattito ampio in tutta la società italiana, presentando nel testo anche le terapie multifamiliari che dovrebbero essere conosciute e incentivate.
Spero che quanto riportato nel saggio possa servire da stimolo per aprire una riflessione non solo tra gli addetti ai lavori, sul tema della cura, della salute mentale e delle psicoterapie multifamiliari da fornire anche ai pazienti gravi e compromessi e alle loro famiglie ( cosa quest’ultima non così scontata ) spesso infatti le famiglie degli psicotici non sempre vengono coinvolte nel processo terapeutico.
Dott.ssa Sabrina Signorini